mercoledì 27 agosto 2014

Jacques Camatte, "Marx e il Gemeinwesen", 1976



"Il capitale s’impadronisce della dimensione del cosmo e scopre lo spazio che tendeva a distruggere («la distruzione, l’annullamento del­lo spazio per mezzo del tempo», Marx, Grundrisse, p. 423). Ma que­sto sempre secondo il proprio modo di essere: cioè dopo che, per esteriorizzazione, spazio e tempo sono stati carpiti agli esseri umani. L'economia è stata riflessione sui fenomeni sviluppatisi a partire dall’autonomizzarsi del valore di scambio, nonché tentativo di intervenire al loro interno, al fine di conciliarli con i rapporti sociali ancora vi­genti. Perciò essa si è sempre più o meno ammantata di ideali uma­nitari. Con l’instaurarsi del modo di produzione capitalistico, movimento so­ciale e movimento economico confluiscono. La lotta del proletariato all'interno di questo modo di produzione ha permesso di strutturare tale unità-unificazione. Perciò l’economia non può essere altro che un discorso del capitale che, nell’accedere alla comunità materiale, rende caduco l’intero contenuto dell’economia politica."





                                                     J. Camatte, Marx e il Gemeinwesen