venerdì 29 novembre 2013

Panopticon

Come ti vogliamo
modellare.
Come ti pensiamo
perché no, tu non ti spieghi
e no,
rimani chiuso nella tua cella
sii coscienzioso
flagellati
punisciti
e non pensare
non lasciare la mente 
affollata di spettri
ma noi ti conosciamo
e tu lo sai
tu lo sai
che ti vogliamo bene
anche se lo diciamo noi
perché noi
sappiamo tutto di te.
Si chiude la porta
della mia prigione
un rumore scomposto
una cacofonia 
fiumi di parole
psichiatria genitoriale rieducativa
non devi temere
ti mandiamo dallo psichiatra.
il mostro
steso sul letto
ingovernabile
incomprensibile.
E intanto 
la porta chiusa
della mia prigione
ermetica
silenziosa.
Sfoglio petali appassiti
di un'adolescenza perduta.














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