mercoledì 6 novembre 2013

#3



Ombre si dispiegano sul far della sera, in un sentiero di montagna. Fa più caldo del solito, eppure si respira ancora l’odore pungente della brezza serale.  Le curve delle alture non ancora ricoperte di neve si colorano di un rosso dorato, scintillante nel chiaroscuro. I passi affrettati di chi scappa sommessamente calpestano i ciottoli. Dalla sommità dell’altura si vede l’ampiezza della conca del lago. La conca svuotata è ricoperta di fango e pozze d’acqua.

Ascolto la Radio/ sintonizzata sul nulla

Quando sei solo diventi più propenso a osservare i particolari, le piccole cose. Le pieghe di una foglia, i ciottoli levigati. Il declivio scosceso, gli alberi dondolanti nella brezza. Conti i minuti che ti rimangono di quegli attimi, prima di ritornare nell’alveo della vita quotidiana. Per quanto tempo dovremo ancora rincorrerci, per raccontarci ancora bugie?  La luce si dissolve e gli alberi si trasformano in macchie nere protese verso la volta del cielo. Devo andare.






                                                        
 
 

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