Ombre si dispiegano sul far della sera, in un
sentiero di montagna. Fa più caldo del solito, eppure si respira ancora l’odore
pungente della brezza serale. Le curve
delle alture non ancora ricoperte di neve si colorano di un rosso dorato,
scintillante nel chiaroscuro. I passi affrettati di chi scappa sommessamente
calpestano i ciottoli. Dalla sommità dell’altura si vede l’ampiezza della conca
del lago. La conca svuotata è ricoperta di fango e pozze d’acqua.
Ascolto la Radio/ sintonizzata sul nulla
Quando sei solo diventi più propenso a
osservare i particolari, le piccole cose. Le pieghe di una foglia, i ciottoli
levigati. Il declivio scosceso, gli alberi dondolanti nella brezza. Conti i
minuti che ti rimangono di quegli attimi, prima di ritornare nell’alveo della
vita quotidiana. Per quanto tempo dovremo ancora rincorrerci, per raccontarci ancora
bugie? La luce si dissolve e gli alberi
si trasformano in macchie nere protese verso la volta del cielo. Devo andare.
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